Please enable JS

Tutto inizia con un sogno: credici e potrai realizzarlo

Tutto inizia con un sogno: credici e potrai realizzarlo

Questo "luogo di notizie" è molto più frequentato rispetto a quello che pensassi e nel momento in cui le notizie non vengono aggiornate mi chiedono se i ragazzi fanno o no i tornei e anche se li fanno se non ottengono risultati.
Inizio quindi ad elencare i risultati ottenuti ed oggi è stata oltretutto una giornata importante.
Fabio Mercuri impegnato nel 10000$ di Teheran ha vinto il primo turno sconfiggendo il giocatore Alexei Filenkov 76 61. Filippo Leonardi in Sardegna nel Future ha vinto il primo turno contro Manfred Fellin 60 62 e nel secondo turno ha sconfitto Alessandro Luisi con il punteggio di 67 62 62.
Luca Pancaldi, nel 10000$ di Madrid ha sconfitto al primo turno Alejandro Ibanez Gallego 75 64.
Con tutti i nostri ragazzi stiamo cercando di fare un lavoro sia tecnico-tattico ma soprattutto mentale, per far trovare loro una continuità in campo. Dico sempre che è molto più facile insegnare il diritto ed il rovescio, rispetto a trovare la strada adeguata per ottenere miglioramenti legati alla sfera emotiva. Ma anche se la strada è faticosa e piena di insidie ed ostacoli, credo fermamente che sia possibile lavorare sul tennista solamente dopo aver lavorato sulla persona.
A questo riguardo è sicuramente importante dedicare questo spazio ai risultati ottenuti dai nostri ragazzi, quantomeno per ripagarli dei sacrifici fatti, ma reputo di eguale importanza rimarcare il lavoro quotidiano, anche quando i risultati fanno fatica ad arrivare.
Il sudare in campo il giorno successivo ad una cocente sconfitta, quando si vorrebbe essere da tutt'altra parte, lontano dalla terra rossa che sporca i calzini bianchi, lontano dalle palle che impazzite rimbalzano qua e là senza trovare nessun rimedio per domarle, oppure constare, tristemente, che il servizio oggi si riesce ad seguirlo nel migliore dei modi, mentre il giorno prima è stato penoso e causa della sconfitta subita.
Per queste motivazioni e per molte altre, voglio dedicare alcune righe per dare un messaggio ad ognuno dei nostri allievi e anche a chi non lo è, ma che condivide con noi la stessa passione per questo sport e per ogni maestro che ha la sana credenza di poter migliorare i propri allievi e di permettere loro di ottenere il massimo ottenibile. Sarà un pensiero illusorio, sarà un pensiero che qualcuno potrebbe aggettivare di poca modestia, ma credo fondamentale per aver la spinta necessaria per andare in campo ogni giorno cercando di ottenere qualcosa di importante.
"Credici sempre, ci sono momenti si, ci sono momenti no. A volte si hanno sensazioni bellissime, a volte ci si sente in fondo al dirupo, ma quello che conta è crederci sempre ed andare avanti. Oggi (venerdì 11 settembre 2015) quello che è successo agli Us Open è la dimostrazione che tutto può accadere, tutto si può raggiungere. Non c’entra la fortuna; si lo so le cose avvengono anche per quella, ma la cosa più importante è andare avanti e non mollare. La Pennetta voleva smettere di giocare 10 anni fa. La Vinci sembrava finita, in un declino lento ma inesorabile. Sono in finale e domani una di loro due vincerà gli Us Open (ha poi vinto la Pennetta). Flavia ha 33 anni e Roberta 32. Ma bisogna volere le cose, sempre, e non aspettare che accadano. Bisogna esserci e soprattutto sfruttare le occasioni che si presentano. Vai avanti nel tuo cammino e se pensi, a volte, che il lavoro svolto, i sacrifici fatti, il sudore versato, non siano serviti a nulla, oppure meno rispetto a quello che credevi, niente è fatto invano. I frutti molte volte, e te lo dico per esperienza personale, arrivano più tardi rispetto a quello che uno vorrebbe o che uno spererebbe. Quello che hai fatto quest’anno lo raccoglierai domani, domani l'altro, un giorno, ne sono certo. Ma devi farvi trovare pronto quando quel giorno arriverà. Il lavoro quotidiano è l’unica magia che serve per ottenere risultati e questi si ottengono quando, demoralizzato scocciato, arrabbiato, vai avanti quando forse la cosa più facile sarebbe quella di dire: chi me lo fa fare? Questa frase è detta da tutti quelli che non otterranno mai niente nello sport e nella vita. Alla Pennetta l’ho sentita dire diverse volte...ma ha continuato, ha lottato, ci ha creduto, è andata avanti anche nei momenti bui, molto più bui di quelli che hai passato o stai passando ( chi più o chi meno). Gioca ogni punto, gioca ogni game, gioca ogni partita, con l'obiettivo di uscire dal campo senza rimorsi, e con la soddisfazione di averci provato e di aver fatto tutto il possibile.
L’impossibile si raggiunge cercando di fare ogni giorno il possibile!
Credici e non mollare. Mai!!!"